L’Ufficio dell’Alto Commissariato per i Diritti Umani di Ginevra ha celebrato anche quest’anno la giornata per i diritti umani, in commemorazione del 10 dicembre 1948, data in cui fu adottata la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Per quest’occasione è stata organizzata una conferenza sul tema della lotta portata avanti dai difensori dei diritti umani contro la discriminazione.
L’incontro si è aperto con il benvenuto del sindaco di Ginevra, Sandrine Salerno, che ha rinnovato il supporto della città alle Nazioni Unite e alla comunità internazionale per la difesa dei diritti umani.
In seguito, l’Alto Commissario dei Diritti Umani, Navi Pillay, ha sottolineato l’importanza del ruolo ricoperto dai difensori dei diritti umani. Nel corso degli anni, alcune personalità hanno conquistato un ruolo di primo piano nell’immaginario collettivo per il loro impegno e la loro passione nella difesa dei diritti umani; tra questi ricordiamo, ad esempio, Gandhi, Martin Luther King e Nelson Mandela. Non bisogna però dimenticare che ci sono molte altre persone che, anche se non altrettanto conosciute, agiscono con la stessa dedizione. Il loro lavoro è fondamentale, se si considera che ogni giorno milioni di donne, indigeni, persone appartenenti a minoranze, disabili e migranti, per citarne alcuni, sono vittime di discriminazione. I difensori dei diritti umani dedicano la loro vita agli altri, spesso mettendo a rischio la loro. Sebbene non vi siano dati precisi al riguardo, molti di essi sono a loro volta discriminati, torturati, imprigionati o uccisi per il loro impegno a difesa dei più vulnerabili. Questo indica una mancanza di informazione, ma anche e soprattutto la necessità di difendere i difensori dei diritti umani, compito che spetta alle Nazioni Unite, ma che deve essere sostenuto anche dalla società civile.
La conferenza è proseguita con l’intervento di alcuni difensori dei diritti umani provenienti da diversi paesi, i quali hanno raccontato la loro esperienza nella difesa dei diritti di donne, bambini disabili e immigrati. Ad esempio, Beatrice Achaleke, presidente del Consiglio Europeo delle Donne di Origine Africana, ha messo in luce le discriminazioni a cui sono sottoposte le donne di origine africana in Europa, dove spesso sono considerate come “ospiti indesiderate”, anche se cittadine europee. Dora Alonzo, membro del Parlamento dei bambini e adolescenti in Guatemala, ha invece evidenziato la necessità di dar voce ai diritti dei bambini, compito che la sua associazione cerca di svolgere dando loro la possibilità di imparare a riconoscere i propri diritti e di espimere il loro punto di vista.
Agli interventi dei relatori è seguito un dibattito al quale hanno preso parte sia i rappresentanti dei vari governi sia delle ONG.
La giornata si è poi conclusa con la particolare esibizione di Nelson Ebo, cantante d’opera angolano. La conferenza nel suo complesso ha lanciato un chiaro messaggio che mira a sensibilizzare la responsabilità di ognuno: alziamo la nostra voce per dire basta alla discriminazione!
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