Lunedi 16 giugno 2014 IIMA ha partecipato all’High-Level Panel Discussion sull’identificazione di buone pratiche per combattere il problema della mutilazione genitale femminile (FGM) durante la 26° Sessione del Consiglio dei Diritti Umani a Ginevra.
Il Panel di altissimo livello includeva la First Lady del Burkina Faso, Mrs. Chantal Compaoré, che ha lavorato contro la pratica della FGM per oltre venti anni nel suo paese ed a livello internazionale; Ms. Mariam Lamizana, Presidente del Comitato Inter-Africano sulle Pratiche Tradizionali che Colpiscono la Salute di Donne e Bambini; Ms. Nafissatou Diop, Coordinatrice del UNFPA-UNICEF Joint Program on Female Genital Mutilation/Cutting; Ms. Hiranthi Wijemanne, membro del Comitato sui diritti del bambino; Ms. Liz Ditchburn, Policy Director dello United Kingdom Department for International Development; e Ms. Marleen Temmerman, Direttore del Department of Reproductive Health Research at the World Health Organization. Il dibattito è stato moderato dall'Ambasciatore e Rappresentante Permanente del Togo, Ms. Nakpa Polo.
L'Alto Commissario per i Diritti Umani, Ms. Navi Pillay, ha aperto la sessione con una descrizione dettagliata sulla natura multi sfaccettata della pratica, fornendo prove evidenti che portano a considerare questa come una grave violazione dei diritti umani. I vari statements degli esperti hanno fornito una panoramica molto varia e approfondita sulla situazione attuale. I 29 Paesi in cui questa pratica è più comune sono tutti in Africa, dove più di 125 milioni di ragazze sono state colpite e altre 30 milioni rischiano di essere sottoposte alla pratica. Nove dei 29 paesi hanno un tasso di prevalenza della popolazione femminile, con età superiore a 15 anni, di oltre l'80% , con alcuni, come la Somalia, oltre il 98%. La FGM è in gran parte associata alla tradizione e all’identità culturale, in quanto non ha radice ufficiale nel cristianesimo o nell'islam e non è costantemente praticata sulla base di determinate appartenenze religiose. Come risultato, alcuni gruppi etnici hanno tassi estremamente elevati all'interno di un paese che ha un tasso totale relativamente basso. Ad esempio, il Togo ha un tasso di prevalenza del solo 4%, ma alcuni gruppi etnici minoritari sono gli unici che partecipano alla pratica con un tasso di circa il 100% all'interno delle loro comunità.
I panelisti hanno fornito diverse prospettive sulla varia natura delle cause della FGM e le migliori prassi per combatterla in modo efficace. Ms. Temmerman, medico dell'WHO, ha spiegato che molte persone chiedono ai medici di svolgere la pratica, sperando in una procedura più sicura per le loro figlie, per conformarsi alle pressioni sociali. I panelisti hanno spiegato che questa pratica costituisce sempre una violazione dei diritti umani. Essa viola il diritto alla salute a causa degli effetti a lungo termine, tra cui vi è l'aumento dei pericoli durante il parto, ed in più porta alla sottomissione femminile e ad una profonda disuguaglianza di genere. In conclusione, le buone pratiche per sradicare l’FGM, come ad esempio campagne di sensibilizzazione a livello nazionale circa i pericoli e i gravi effetti negativi della FGM, manifestazioni pubbliche di denuncia della pratica e degli autori, inclusi medici e genitori, sono state portate alla luce. Molti degli Stati hanno espresso il loro continuo impegno nella lotta contro questa pratica.
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