Immagina, tua
figlia sparisce con un bimbo in grembo e non saprai mai più nulla di loro…
Estela de
Carlotto, una testimonianza di lotta pacifica e speranza
Il 14 settembre 2015 la Missione Permanente dell´Argentina alle Nazioni
Unite ha presentato al Palais de Nation di Ginevra il film “Verdades
Verdaderas” del regista Nicolás Gil Lavedra. Presenti, oltre alla protagonista
Estela Barnes di Carlotto, c´erano di diverse ONG e ambasciatori dei paesi
membri del Consiglio dei Diritti Umani.
“La verdad no es buena ni mala.
Es la verdad. Y hay que saberla.”
1976, Argentina –
un colpo di stato depone la Presidente María Estela Martínez de Perón e instaura
una dittatura militare che rimarrà in vigore fino al 1983 cambiando il destino
di migliaia di famiglie argentine. Una di queste è la famiglia di Estela e
Guido de Carlotto che si vede portar via per sempre una delle figlie, Laura,
attivista dell´opposizione studentesca incinta di tre mesi al momento della
scomparsa.
Per una madre, non
c´è nulla di peggio al mondo che perdere un figlio e come se non bastasse a
questa perdita si aggiunge quella di un nipote insieme alla dura consapevolezza
che il loro destino rimarrà per sempre un mistero.
Il giorno della scomparsa di Laura segna nella
vita dei Carlotto e in particolare di Estela l´inizio di una nuovo periodo di
ricerca ostinata della verità.
Estela non si
lascia schiacciare dalla disperazione per la perdita della figlia; al
contrario, si unisce alla resistenza pacifica ma tenace di altre madri e nonne
del famoso “Movimiento de las Abuelas de la Plaza de Mayo”. Queste donne (e
uomini) si raggruppano e sfilano pacificamente attorno alla Piazza di Maggio
rivendicando la verità sui loro cari scomparsi davanti a un regime di terrore
ingiusto e disumano. Inoltre, creano un archivio bibliografico di ogni vittima
che raccoglie le testimonianze di parenti, amici e conoscenti sulla vita degli
scomparsi.
Il film “Verdades
verdaderas” ripercorre entrando nell´intimo della sofferenza e dei sentimenti la
storia vera di Estela de Carlotto che da moglie e madre premurosa diventa una
donna icona dei diritti umani e simbolo di un movimento pacifico di lotta e speranza
contro un regime di terrore.
Davanti a 30.000 desaparecidos e 500 persone ancora in cerca di un´identità, l´associazione
“Abuelas de la Plaza de Mayo” guidata da Estela de Carlotto porta avanti tutt’oggi
il lavoro di localizzazione e restituzione ai famigliari delle vittime della
dittatura, esigendo il castigo dei responsabili e lavorando affinché questo non
si ripeta mai più.
117 persone hanno
già ritrovato la loro identità…ma la lotta continua!
Nessun commento:
Posta un commento