Il 26 gennaio IIMA ha
partecipato al lancio del libro “People at the core” presso la Biblioteca delle
Nazioni Unite. Mr. David Chikvaidze (Chef de Cabinet, Office of Director
General UNOG) ha introdotto il tema principale del libro sostenendo che in
tempo di crisi umanitaria, mentre le persone combattono la malaria e altre
malattie, solo il 52% del mondo si sente al sicuro, e il 79% di questo disagio
proviene da situazioni lavorative.
Gli oratori hanno
enfatizzato l’importanza di garantire la salute a lungo termine degli operatori
umanitari che affrontano situazioni critiche al livello mondiale, situazioni
che provocano stress ed esaurimento. La Psicologia del Lavoro umanitario (HWP)
è un campo emergente creato per riempire un vuoto ed affrontare il problema
della salute correlata al lavoro umanitario.
Le Organizzazioni che
prestano assistenza umanitaria devono riconoscere che questa comporta un costo
personale. Gli operatori umanitari affrontano crisi multiple e con una
moltitudine di attori, il ché complica ulteriormente il loro lavoro. In questi
casi la difficoltà delle situazioni affrontate può influenzare sia l'abilità di
agire sia lo stato mentale del personale. Ebbene, come aiutare chi aiuta? Dobbiamo preparare
i lavoratori, accompagnandoli durante la loro esperienza umanitaria e anche una
volta che questa si è conclusa. E’ necessario avere persone meglio preparate e
ciò è possibile fornendo addestramento e sostegno a tutti gli operatori ed i
funzionari umanitari, offrendo loro anche la possibilità di lavorare da casa
per ridurre lo stress.
Il libro “People at the Core” (trad. “Persone al
Centro”) fornisce anche casi pratici nei quali la Psicologia del Lavoro
Umanitario ha potuto potenziare gli obiettivi di sviluppo in Gana, Sierra
Leone, India, Cina, e Hong Kong. La sfida è riuscire a trovare il modo migliore
per affrontare i nuovi obiettivi di sviluppo e proporre interventi più
strutturati ai problemi del Mondo.
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