Dopo sei anni
dall´adozione da parte dell´Assemblea Generale della Dichiarazione
sull´eliminazione della violenza contro le donne nel dicembre del 1993, le
Nazioni Unite hanno istituito con la risoluzione 54/134 la Giornata
Internazionale per l´eliminazione della violenza contro le donne. La scelta
della data non è casuale ma rimanda al 25 novembre 1960, quando durante la
dittatura di Trujillo nella Repubblica Domenicana, le tre sorelle Mirabal,
opponenti al regime, vennero torturate e brutalmente assassinate.
Da quel lontano 1960 sono passati 55 anni,
eppure la violenza contro le donne rimane un tema più che attuale. Secondo le
stime della UN Statistics Division, nel mondo una donna su tre ha subito
violenza fisica, psicologica o sessuale da parte di un uomo durante la sua vita.
Inoltre, 2/3 delle vittime di omicidi perpetrati dal proprio partner o da
membri della famiglia sono donne.
Un tipo di
violenza spesso dimenticata, ma molto diffusa in Africa e Medio Oriente è la
mutilazione genitale femminile: 125 milioni di ragazze o donne tuttora in vita
sono state vittime di questo crimine inumano. 250 milioni sono invece le
ragazze che si sono sposate prima dei 15 anni.
La violenza
contro le donne non conosce limiti di età, cultura, ceto sociale o etnia, ma
colpisce tutte, indistintamente. Le cause sono molteplici, ma sicuramente alla
base c´è la mancata accettazione dell´uguaglianza tra uomo e donna,
dell´accettazione della donna come partner equo, da rispettare.
Per combattere il
fenomeno mondiale della violenza contro le donne ci vuole quindi un cambio di mentalità.
Da un lato serve un´educazione che miri al rispetto e all´accettazione
reciproca, riconoscendo il valore e la dignità di ogni persona,
indipendentemente dal sesso. Dall´altro serve promuovere l´educazione femminile
al fine di creare modelli femminili forti e indipendenti all´interno delle
comunità. Questi modelli possono infatti testimoniare le capacità del sesso
femminile abbattendo pregiudizi e rafforzando l´autostima e l´autocoscienza di
ogni donna. Un´adeguata educazione femminile è anche la base per la futura
indipendenza economica della donna, un elemento chiave per prevenire molti casi
di violenza.
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