Lunedì 14 febbrario, la Commissione di Sviluppo Sociale si è riunita per la settimana di preparazione in vista del vertice di giugno, durante il quale i governi, le società private ed i sindacati di 183 Stati membri dell’ONU affronteranno la tematica della creazione di una base comune per la protezione sociale a livello mondiale.
In tale occasione, il Direttore del Dipartimento della Sicurezza Sociale dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro, Michael Cichon, ha affermato che “le Nazioni Unite hanno cominciato a gettare le basi di una « protezione sociale » mondiale che garantirebbe la sicurezza alimentare, i servizi sanitari per tutti e le pensioni di anzianità.” Ciò che manca, ha poi aggiunto, é solamente la volontà politica.
Il Direttore ha richiamato l’attenzione sulla necessità di un maggiore impegno in questa direzione, ricordando che la sicurezza sociale è un diritto dell’uomo e che il 2% del PIL mondiale sarebbe già sufficiente ad assicurare tale diritto a tutti i poveri del pianeta.
Inoltre, Michael Cichon ha ricordato come i trasferimenti sociali rappresentino lo strumento più efficace per la redistribuzione delle ricchezze e la lotta alla povertà: “l’80% della popolazione mondiale non ha accesso alla protezione sociale, e cio’ compromette seriamente la possibilità dei paesi in via di sviluppo di godere di una crescita che sia solida e costante”.
Attualmente, circa il 17% della ricchezza mondiale è destinata alla protezione sociale, ma con una forte diseguaglianza nella ripartizione tra i paesi sviluppati e i paesi in via di sviluppo, a favore dei primi.
Davanti alla Stampa, il Direttore ha indicato quattro pilastri su cui deve fondarsi la creazione di un sistema di protezione sociale globale, ossia: un reddito minimo per tutti i bambini, l’accesso ad un sostegno sociale per le persone in età lavorativa, pensioni di anzianità, servizi sanitari essenziali per tutti.
Michael Cichon, ha concluso sostenendo che la chiave per un’azione efficace risiede nella volontà politica di combattere la tendenza dei paesi sviluppati a ridurre le spese pubbliche, soprattutto nei momenti di crisi economica. Le vittime di queste scelte poltiche sbagliate sono proprio coloro i quali avrebbero piu’ bisogno di assistenza: gli anziani, i malati e i poveri.
(UN News, February 14 and 17, 2011;)
(UN News, February 14 and 17, 2011;
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