Ieri, 12 novembre
2015, abbiamo assistito al discorso del Presidente del Venezuela Nicolás
Maduro Moros, durante una seduta straordinaria del Consiglio dei Diritti Umani
a Palais de Nations. Il discorso ha avuto luogo tre settimane prima delle nuove
elezioni parlamentari in Venezuela.
All´inizio della
seduta l´Alto Commissario per i Diritti Umani, Zeid Ra’ad Al Hussein, si è
rivolto al Presidente del Venezuela con un video messaggio. L´Alto Commissario
si è congratulato per la partecipazione del Venezuela alla Revisione Periodica
Universale e ha esortato il paese a ratificare nuovamente la Convenzione
Inter-Americana sui Diritti Umani. Mr. Zeid ha inoltre espresso la sua
preoccupazione rispetto all´indipendenza del sistema giudiziario venezuelano,
l´imparzialità dei giudici e persecutori, le pressioni a cui sono sottomessi
quando trattano temi politici sensibili, così come le intimidazioni, minacce e
attacchi contro giornalisti, difensori dei diritti umani e avvocati nel paese.
L´Alto Commissario ha accolto con piacere l´opportunità di ricevere
aggiornamenti sulla situazione dei diritti umani in Venezuela e ha ricordato
che la promozione e la difesa dei diritti umani rappresentano un obbligo
fondamentale per ogni stato che vuole costruire una società stabile e prospera.
Il Presidente
Maduro ha approfittato dell´occasione per esprimere la sua approvazione per la
rielezione del Venezuela come membro del Consiglio dei Diritti Umani
sottolineando l´importanza del Consiglio nel continuare a proteggere e
promuovere i diritti umani al di là di interessi nazionali e coalizioni di
potere.
Inoltre, ha
parlato del processo democratico e inclusivo che ha portato alla stesura della
nuova costituzione venezuelana nel 1999, stabilendo il fondamento per la
ricostruzione del paese sulla base dei diritti umani. Nonostante la crisi
economica, ha detto il Presidente, il paese chiuderà l´anno 2015 con una
riduzione della povertà e della disoccupazione.
Durante il suo
discorso, il Presidente Maduro ha definito Venezuela come “un processo
indipendente, dissidente e rivoluzionario” e ha sottolineato più volte
l´importante ruolo del suo paese nel creare un nuovo ordine internazionale.
Questo ordine è caratterizzato da un nuovo regionalismo in un mondo
multipolare, in cui i vecchi paesi oppressi hanno una voce forte.
Concludendo, il
Presidente ha affermato che il Venezuela continuerà a combattere per un mondo giusto
e ha annunciato che il giorno delle nuove elezioni, il 6 dicembre,
rappresenterà per il suo paese “la festa della pace e della democrazia”.
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