Il 18 novembre 2015 abbiamo partecipato alla
conferenza dal titolo “The Evolution of
the Role of International Organizations in the Maintenance of Peace and
Security on the 70th Anniversary of the United Nations” organizzata
nella libreria delle Naioni Unite nell’ambito della Geneva Peace Week 2015.
I referenti erano
Ivan Ingravallo, Professore Associato di
Diritto Internazionale all’Università di Bari Aldo Moro, Robert Kolb, Professore di Diritto Pubblico
Internazionale all’Università di Ginevra, Roberto Virzo, Professore Associato di Diritto
Internazionale all’Università di Sannio e Gian Luca Burci Consulente
legale, World Health Organization e Professore aggiunto di Diritto al Graduate
Institute di Ginevra. La discussione è stata
moderata da Niels Blokker, Professore di Diritto Internazionale
dell’Università di Leiden, Olanda ed
ex Consigliere legale delegato al Ministero degli Affari Esteri dell’Olanda.
Robert Kolb ha
aperto la conferenza parlando dell’ evoluzione dalla Lega delle Nazioni alle
Nazioni Unite. Il referente ha ribadito che nonostante l’obiettivo principale
della Lega fosse quello di prevenire le guerre attraverso un sistema di
sicurezza collettiva, l’efficienza di questo sistema era molto debole.
Paragonate alla Lega delle Nazioni, le Nazioni Unite rappresentanto
un’importante passo avanti grazie ad un sistema di sicurezza collettiva più forte ed una impostazione più istituzionale e multilaterale.
Ivan Ingravallo ha parlato della relazione
tra le donne, la sicurezza e la pace. Negli ultimi anni c’ è stato un crescente
numero di risoluzioni UN riguardanti questo tema, ma la loro implementazione
procede molto lentamente. Ci sono pochi piani d’azione nazionali che promuovono
la partecipazione e la leadership delle donne nei processi di pace e sicurezza
e la presenza delle donne nelle operazioni di peace-building è tuttora molto
bassa.
Gian Luca Burci si è concentrato sul
rapporto tra la salute, la pace e la sicurezza. Il relatore ha descritto il
circolo vizioso che partendo dalle malattie produce povertà, ineguaglianza e
sfocia quindi nella violenza, sottolineando l’alto potenziale conflittuale
della salute. Inoltre, Burci ha definito la salute un “imperativo umanitario”
spiegando come l’Organizzazione Mondiale della Salute (WHO) ha sempre
continuato il suo lavoro in paesi soffocati dalla violenza come l’Afghanistan o
il Myanmar mentre altre organizzazione se n’erano andate da tempo.
Roberto Virzo ha presentato il libro “Evolutions in the Law of International
Organizations” di cui è co-editore
sottolineando che il termine “evoluzione” non significa
necessariamente un progresso positivo ma piuttosto un adattamento ad una nuova
situazione che richiede nuove strategie e soluzioni.
Rispondendo ad alcune domande del pubblico,
Robert Kolb ha parlato della presenza di diversi poteri all’interno delle
Nazioni Unite e del compito fondamentale dei “poteri più grandi” di portare
avanti nuovi cambiamenti per creare società pacifiche. Un primo passo avanti,
ha aggiunto Niels Blokker, potrebbe essere la proposta presentata dal governo
francese dopo gli attacchi terroristici dello scorso venerdì, di abolire il
diritto di veto all’interno del Consiglio di Sicurezza quando si discutono
possibili interventi umanitari.
Come si può vedere, ha concluso il
moderatore, le evoluzioni sono importanti e succedono, ma richiedono tempo, in
particolare all’interno di sistemi politici così ampi e complessi come le
Nazioni Unite.
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