Il 7 ottobre 2016, IIMA e
VIDES hanno partecipato alla Biblioteca UN all’ evento sul tema "ONU e
leadership delle donne : come possiamo proseguire?" Il tema ha preso
spunto dal libro di Torild Skard sulle donne al potere: mezzo secolo di donne
Presidenti e Primi ministri di tutto il mondo con una panoramica completa del
come e del perché donne di 53 paesi hanno scalato i vertici negli anni
successivi alla Seconda Guerra Mondiale.
Michael Møller, Direttore Generale,
ONUG e Gineva Gender Champion ha fatto il suo saluto di benvenuto. Il panel è
stato moderato da Sigrun Habermann, Chief, Cultural
Diplomacy and Outreach Section, Alternate UNOG Gender Focal Point. Gli
altri partecipanti sono stati Christian Friis Bach, Executive
Secretary of the United Nations Economic Commission for Europe, and Geneva
Gender Champion; S.E. Sig. Andreas Ignatiou, Ambasciatore della Missione
Permanente della Repubblica di Cipro alle Nazioni Unite e altre organizzazioni
in Svizzera Geneva Gender Champion; Cécile
Molinier, Ex Direttore UNDP, Geneva Speakers e
Torild Skard, psicologa norvegese, ricercatrice senior, politico e autrice.
Torild Skard ha iniziato
fornendo una presentazione sulla parità di genere all’interno delle Nazioni
Unite dal 1945 quando la Carta delle Nazioni Unite ha dichiarato la parità di
diritti tra uomini e donne e i diritti umani e le libertà fondamentali per
tutti senza distinzione di razza, di sesso, di lingua o di religione. È altresi
chiaro che le Conferenze UN sono sempre state a prevalenza maschile.
La Dichiarazione del Messico
nel 1975 ha confermato la disparità di trattamento ricevuto dalle donne e
riconosciuto l'urgenza di migliorare il suo status in modo da consentire loro
di avere le stesse opportunità degli uomini. Così, le donne possono partecipare
attivamente allo sviluppo dei loro paesi e al conseguimento della pace nel
mondo.
In seguito vi è stata la
dichiarazione di Beijing e la
piattaforma d'azione del 1995 che è considerata il piano più progressista mai avuto
per promuovere i diritti delle donne. La dichiarazione prevede che con la parità tra i sessi e
l'empowerment della donna l'umanità sarà potenziata. Si focalizza sullo
sviluppo di una strategia di cambiamento che elimini tutti gli ostacoli alla partecipazione
piena e paritaria della donna e ad uno sviluppo sostenibile e per la parità di
accesso e di controllo sulle risorse.
Oggi l'obiettivo di Sviluppo Sostenibile
n. 5, mira a migliorare la parità tra i sessi e all’ empowerment delle donne e
delle ragazze attraverso la partecipazione e la parità di opportunità di
leadership, di poter decisionale in campo politico, economico e della vita
pubblica.
Dal 1955 al 2015 le donne per
salire ai vertici dovevano essere non solo eccezionalmente ben qualificate ma anche
disporre di un sistema politico democratico dove dosse attivo il movimento femminile
richiedente la parità di genere nella leadership politica.
A livello globale, i partiti
politici sono estremamente dominati dagli uomini con solo il dieci per cento
delle donne in media nella leadership esecutiva. Essi promuovono gli interessi
degli uomini, preferiscono i candidati
di sesso maschile per le elezioni, particolarmente per le posizioni apicali,
sostenendo sistemi di voto che favoriscono gli uomini e facilitando con
finanziamenti e risonanza mediatica gli uomini in politica.
Per contrastare questi processi non democratici è indispensabile adottare
misure positive quali la competenza e il rafforzamento della fiducia delle
donne, una crescente sensibilizzazione degli uomini, le quote e le riforme
elettorali in aggiunta ad una continua attività di ricerca e di analisi del
sistema politico e le politiche di pari opportunità, coinvolgendo i vertici e la
base.
Ci sono diverse categorie di
donne, alcune conformate alle norme e ai valori della politica dominata degli
uomini altre che hanno agito nello stesso modo come i loro colleghi di sesso
maschile, altre invece, al contrario, che hanno sfidato la dominazione maschile
e promosso in modo esplicito politiche a favore delle donne.
Circa la metà dei dirigenti di
sesso femminile, tuttavia, hanno fatto il compromesso tra gli interessi degli
uomini e delle donne, cercando di assecondare entrambi.
Nonostante le circostanze
difficili, donne in politica hanno fatto la differenza nel governo della nazione.
Ma la differenza sarà maggiore
con un numero maggiore di donne in carica in politica e movimenti delle donne più
forti: sono richieste formazione, sensibilizzazione, reazioni contrarie alle tecniche
di predominio e un cambio di atteggiamento; sono essenziali i difensori e le
organizzazioni per i diritti delle donne, l’ unità di genere e i network di
donne.
Sia gli uomini che le donne
devono agire per promuovere la parità tra i sessi, in particolare gli uomini in
posizioni di potere e anche in questo contesto l'istruzione svolge un ruolo
essenziale.
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