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lunedì 1 febbraio 2010

27-28 Gennaio 2010. Sessione speciale del Consiglio dei Diritti Umani su Haiti

Il 27 e il 28 Gennaio2010, nella sala XX di Palais de Nations a Ginevra, il Consiglio dei Diritti Umani ha indetto una sessione speciale del Consiglio sul “ Ruolo dei diritti umani nel processo di ricostruzione di Haiti dopo il terremoto del 12 Gennaio 2010”.

La sessione è stata proposta dalla distinta delegazione del Brasile e fortemente sostenuta da 32 Stati Membri del Consiglio e da 9 stati osservatori, tra i quali lo stesso Haiti.


Da numerose sessioni del Consiglio la sala non era così gremita. Tutti gli Stati Membri ed osservatori, rappresentanti di numerosi organismi internazionali, membri della società civile e della stampa hanno partecipato con commozione all'apertura della 13a Sessione Speciale.

Dopo pochi minuti dall’avviamento dei lavori il Presidente del Consiglio dei diritti umani, Alex Van Meeuwen, ha invitato la sala ad un minuto di silenzio in onore delle vittime del terribile terremoto; un minuto durante il quale molti dei presenti nella sala hanno rivolto un pensiero commosso ad un collega, amico o conoscente deceduto nel tragico avvenimento.

La giornata di oggi non è stata solo un'occasione per dimostrare il cordoglio e la vicinanza della Comunità Internazionale alla popolazione haitiana, ma un momento di pianificazione per le attività future secondo un approccio basato sul rispetto dei diritti umani.

Numerosissimi sono stati gli interventi degli Stati e dei membri della società civile, i quali dopo essersi inevitabilmente uniti al dolore che ha colpito il popolo haitiano, hanno focalizzato l'attenzione sui bisogni primari ai quali la Comunità Internazionale ha il dovere di rispondere in modo efficace ed immediato, quali fornire acqua potabile, cibo, alloggi, sicurezza e protezione della popolazione e in particolare dei bambini. Il tema della ricostruzione e della necessità di un coordinamento degli aiuti è stato, inoltre, più volte menzionato dalle delegazioni intervenute.

Gli interventi della società civile si sono, invece, focalizzati sulla necessità di mettere in moto una “squadra” dei diritti umani, proponendo un’azione coordinata di più Special Rapporteurs che dovrebbero garantire e controllare la tutela dei diritti umani in questa delicata fase di dignitosa ripresa del Paese. Un’attenzione particolare è stata posta sulla necessità di fornire rapidamente e in abbondanza i beni necessari per garantire la sopravvivenza dei superstiti, e in modo particolare dei bambini.

IIMA, in collaborazione con altre ONG di ispirazione cattolica guidate da Caritas Internationalis, ha presentato, nel corso della sessione, due interventi, uno scritto ed uno orale, nei quali si è sottolineata la necessità di un intervento coordinato da parte di tutti gli attori della comunità internazionale e di una collaborazione fra Stati e membri della società civile.

In particolare IIMA ha suggerito, fra le prime azioni da intraprendere, la necessità di ricostruire un sistema educativo mirato soprattutto ad aiutare i bambini rimasti orfani e fortemente traumatizzati dalla tragedia, ai quali potrebbe essere garantito, proprio attraverso la ricostruzione di ambienti scolastici, un senso di “normalità” e un luogo sicuro in cui essere protetti e accuditi.
Siamo fiduciosi che questa sessione non resterà una mera enunciazione di buone intenzioni, ma spingerà quanti si sono impegnati all’azione ad intervenire nel rispetto della dignità del popolo haitiano.

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