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venerdì 18 settembre 2015

Inaugurazione 30 sessione del Consiglio dei Diritti Umani



Lunedì l’Ufficio dei diritti umani ha partecipato alla 30^sessione del Consiglio dei Diritti Umani al Palais de Nations di Ginevra dove sono state presentate la relazione annuale dell´Alto Commissario per i Diritti Umani delle Nazioni Unite e la relazione dell´Ufficio dell´Alto Commissario e del Segretario Generale.

Presenti nel Consiglio c´erano H.E. Mr. Mangala Samaraweera, Ministro degli Affari Esteri dello Sri Lanka e Mr. Roberto Campa, Sottosegretario per i Diritti Umani del Ministero dell´Interno del Messico.


Il Consiglio è stato inaugurato da un discorso toccante dell´Alto Commissario per i Diritti Umani, Zeid Ra'ad Al Hussein, riguardante tutte le attuali e devastanti crisi umanitarie del mondo ed in particolare la crisi in Siria. L´Alto Commissario ha citato la recente tragedia di Aylan Al Kurdi e riflettuto su cosa si stia facendo nel mondo.

"Questi discorsi, queste sessioni, queste proteste da parte di tutti noi qui riuniti per un mondo più umano e più rispettoso dei diritti di tutti, di tutte le persone - che valore hanno quando succedono fatti come questi? Non solo una volta, non solo a questo bambino, Aylan Al Kurdi, ma a così tante persone nel mondo".

Mr. Ra'ad Al Hussein ha invitato i legislatori di tutti i continenti a rispettare tutti i diritti umani, i diritti dei rifugiati e il diritto umanitario e a stabilire politiche migratorie efficaci. Le risorse disponibili non sono sufficienti per far fronte a tutto ciò che sta succedendo, ha ribadito l´Alto Commissario, per questo ha appellato gli Stati Membri ad appoggiare la proposta di budget dell´OHCHR di 198.7$ milioni per l´anno 2016-2017.
” L´Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile riconosce universalmente che le sfide poste ad ognuno di noi possono diventare rapidamente crisi da affrontare tutti insieme.

Dopo il discorso dell´Alto Commissario ha preso la parola Mr. Mangala Samaraweera dello Sri Lanka, il quale, riferendosi alle critiche rivolte al suo paese rispetto a violazioni dei diritti umani, ha presentato le azioni intraprese: una Commissione per la verità, la giustizia, la riconciliazione e la non-ripetizione e due uffici per persone scomparse con esperti dell´ICRC; rispetto al diritto alla giustizia, è stato proposto un meccanismo giuridico con un consiglio speciale che prenda in considerazione il diritto a una giusta ricompensa dando fine così al problema dell´impunità.
Infine, verranno promosse riforme amministrative e giuridiche così come l´adozione di una nuova costituzione. Alcune misure come la correzione del codice penale inserendo il crimine di incitazione all´odio e di sparizione forzata sono in processo di elaborazione.

Per affrontare le sfide rimanenti il relatore ha chiesto assistenza finanziaria, materiale e tecnica da parte di tutta la comunità internazionale incluso l´OHCHR.  Concludendo il suo discorso Mr. Samaraweera ha ribadito che il suo Paese, nonostante abbia passato tempi difficili, si è impegnato a non lasciare impunite queste violazioni e a prendere misure preventive.

“Non giudicateci per le promesse non mantenute o le esperienze del passato. Lasciateci disegnare, definire e creare il nostro futuro sulle nostre speranze e aspirazioni attuali senza essere bloccati dalle paure e i pregiudizi del passato. Non lasciateci aver paura di sognare e di impegnarci in un discorso costruttivo mirato alla ricerca di soluzioni, invece che rimanere fermi a cercare colpevoli accusandoci l´un l´altro a scapito delle generazioni future”.

Allo stesso modo H.E. Mr. Roberto Campa ha presentato le azioni intraprese dal Messico per promuovere la libertà dei mezzi di comunicazione e la salvaguardia e protezione dei giornalisti. Lo stato ha lavorato con Freedom House per garantire misure protettive e creare un´unità di prevenzione.
Rispetto alle sparizioni forzate ha sottolineato che il Messico ha presentato una bozza per la riforma costituzionale dell´articolo 37, il quale permette al potere legislativo di creare leggi sulle sparizioni forzate e la tortura. Lo stato si è inoltre impegnato ad implementare un piano nazionale.

Il relatore ha ribadito che il Messico supporta i diritti dei migranti indipendentemente dal loro status migratorio e che crede che non siano solo una priorità nazionale ma internazionale. Inoltre, appoggia l´uguaglianza di genero tanto da riconoscere donne e bambine come centrali agenti di sviluppo.

L´ultimo argomento discusso in questa giornata è stata la promozione e protezione di tutti i diritti umani: civili, politici, economici, sociali e culturali, compreso il diritto allo sviluppo.
Alla fine della sessione c'è stato un dibattito generale al quale hanno partecipato Turchia, la Siria, l´Arabia Saudita, la Repubblica Popolare Democratica della Korea e il Giappone.

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