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mercoledì 15 gennaio 2014

Iniziata la 65° Sessione del Comitato sui Diritti del Fanciullo


In questi giorni, IIMA partecipa alla 65° sessione del Comitato sui Diritti del Fanciullo, un organismo che si riunisce periodicamente con la delegazione di ciascuno Stato Parte per discutere i progressi degli Stati verso l'adempimento dei loro obblighi ai sensi della Convenzione e dei suoi Protocolli Opzionali.
La prima delegazione a presentarsi è stata quella della Repubblica del Congo. Trattandosi di uno degli Stati più urbanizzati dell’Africa, con il 65% della popolazione che vive nelle città, il comitato ha tenuto a sottolineare la necessità di tutelare i diritti dei bambini anche nelle zone rurali più problematiche. Ha inoltre posto l’accento sulla difficoltà che il paese deve affrontare con i bambini rifugiati.                   
Il Paese, con una popolazione di poco più di 4 milioni, ha accolto 125.000 persone in fuga dalla limitrofa Repubblica Democratica del Congo. Il comitato ha suggerito alla delegazione il modo più efficace per affrontare i problemi legati a questo flusso  migratorio, congratulandosi con i rappresentanti congolesi per l’accoglienza lodevole di un così ampio numero di persone bisognose.
Secondo Paese a presentarsi è stato lo Yemen. La discussione si è incentrata sull’alto tasso di malnutrizione nei bambini, sull’educazione delle bambine, i bisogni dei profughi provenienti dalla Siria e dal Corno d'Africa e sulle leggi attualmente in fase di elaborazione per affrontare i problemi di traffico di bambini e la pornografia. È interessante notare che i nuovi accordi bilaterali con l'Arabia Saudita e la nuova legislazione consentono non solo l’estradizione in entrambe le direzioni per questi crimini, ma permetteranno anche che i colpevoli siano perseguiti in Yemen, anche se i loro crimini si sono verificati fuori dal territorio nazionale.
Nel corso della sessione attuale, saranno esaminati anche Germania, Santa Sede, Portogallo e la Federazione Russa. 

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