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giovedì 13 novembre 2014

Da Lampedusa a Ginevra: il secondo UPR dell’Italia


Lunedì 27 ottobre nella sala XX delle Nazioni Unite a Ginevra si è tenuto il secondo ciclo della Revisione Periodica Universale dell’Italia. 

Lapo Pistelli, Vice-Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale nella sua dichiarazione di apertura ha affermato che il nuovo Governo sta accelerando il processo di implementazione delle raccomandazioni internazionali, ad esempio in materia di cybercrimine, di diritti dei lavoratori immigranti e delle loro famiglie, di tortura e anche per quanto riguarda la creazione di un istituto ad hoc per la protezione dei Diritti Umani in ossequio ai Principi di Parigi. Pistelli ha sottolineato anche come delle 78 raccomandazioni proposte 74 siano state accettate dall’Italia. Durante il dialogo interattivo, diversi rappresentanti degli Stati membri si sono congratulati con il Governo Italiano per gli sforzi sostenuti per attuare le raccomandazioni del primo ciclo dello UPR e per i significativi passi avanti compiuti. I temi caldi trattati sono stati in materia di: immigrazione ricordando le migliaia di vittime salvate dal mare e le persone arrestate per traffico di esseri umani con l’operazione “Mare Nostrum”; lotta contro la tratta degli esseri umani e la violenza, con particolare attenzione a quella domestica e familiare; discriminazione e xenofobia (compresi gli LGBT); integrazione dei gruppi più vulnerabili (disabili, immigranti e donne) attraverso un’adeguata educazione e assistenza. IIMA e VIDES, insieme ad altre ONG, hanno presentato un rapporto congiunto proprio su tali temi oltre che sul problema dell’occupazione giovanile. Hanno anche svolto un'attività di lobbying nei confronti di molti Stati membri per includere tali questioni nel dialogo interattivo. Rispetto alla spinosa questione dell’immigrazione, Pistelli ha affermato: “Quelli che conoscono Lampedusa sanno che quest’isola non è la porta dell’Europa, ma una roccia nel mare, su cui stanno attualmente transitando migliaia di migranti. La questione migratoria non è una problematica italiana, ma una sfida globale”. Ed ha esortato gli Stati presenti, europei e non, a cercare risposte comuni.

In conclusione, il portavoce dello Stato italiano ha ricordato che si è consapevoli che c’è ancora molto da fare, ma che si sta progredendo passo dopo passo per garantire la tutela dei diritti umani in Italia.


[1] Il rapporto finale del primo esame periodico universale dell’Italia è costituito dal rapporto del Gruppo di Lavoro A/HRC/14/4

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