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mercoledì 17 giugno 2015

Con la creazione del DINAF l’Honduras intensifica gli sforzi per proteggere i propri bambini

IIMA e VIDES hanno partecipato alla Commissione sui Diritti del Fanciullo (CRC) per l'Honduras, mercoledì 20 maggio 2015. La presente Convenzione riguarda tutti i diritti umani dei bambini, compreso il diritto all'istruzione, il problema dell'immigrazione e dei minori non accompagnati, la violenza e l'insicurezza, il lavoro minorile, ecc. Su richiesta del Comitato, la Delegazione honduregna ha presentato informazioni sui miglioramenti riguardanti ciascuno di questi problemi relativi ai diritti umani avvenuti nel paese a partire dall'ultimo CRC.

La principale preoccupazione sollevata dal Comitato ha riguardato le modalità con cui il Governo starebbe affrontando le cause profonde dei principali ed interconnessi problemi, quali la vasta presenza di bande criminali e la generalizzata violenza, la mancanza di istruzione e di opportunità economiche, la migrazione e la tratta di esseri umani, la mancanza di un'adeguata assistenza sanitaria, e il ricongiungimento familiare, sia interno che internazionale. Mentre la Delegazione ha menzionato programmi e miglioramenti avvenuti in specifiche aree problematiche, la Commissione si è mostrata maggiormente interessata ai risultati di lungo termine e ad un'onnicomprensiva situazione di miglioramento.

Nel 2014, il governo honduregno ha istituito un Consiglio Direttivo per l'Infanzia, l'Adolescenza e la Famiglia (DINAF) come organizzazione ombrello per affrontare tutte le violazioni dei diritti umani dei bambini. E' parte dell'Istituto Nazionale per i Diritti Umani. Con questa nuova entità, sarà più facile per il governo individuare le lacune di tutela, agire di concerto con gli enti ed i programmi locali e valutarne l'efficacia per gestire al meglio le risorse.

IIMA e VIDES hanno espresso le maggiori preoccupazioni per quel che concerne l'educazione ed i programmi previsti per far fronte alla mancanza di istruzione secondaria per il 58% della popolazione e la sua interruzione, a volte anche per 2-3 anni. Il governo ha centralizzato il DINAF e ora può obbligare le scuole a restare aperte. Anch’essi stanno  prendendo in considerazione l'allungamento della giornata di scuola e già prevedono lezioni due sabati al mese per permettere agli studenti che hanno sperimentato l'interruzione degli studi di recuperare.

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