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martedì 13 ottobre 2015

DIRITTI CULTURALI E GRUPPI VULNERABILI

Giovedì 29 settembre 2015 abbiamo assistito all´evento “Diritti culturali e gruppi vulnerabili” organizzato dal Centro UNESCO dei Paesi Baschi, dall´UNESCO Etxea e dal Centro Cattolico Internazionale di Ginevra (CCIG).

Il panel era formato da Mylène Bidault, Human Rights Officer presso l´Ufficio dell´Alto Commissariato per i Diritti Umani (OHCHR), Gemma Carbó, Direttrice della Cattedra UNESCO in Politiche Culturali e Cooperazione dell´Università di Gironda e Beatriz Barreiro, Professoressa di Diritto Pubblico Internazionale e Relazioni Internazionali all´Università Rey Juan Carlo.
I relatori hanno discusso il tema dei diritti culturali come parte integrante dei diritti umani e della cultura come pilastro dello sviluppo socio-culturale.


Mylène Bidault ha parlato dei diritti delle donne e delle battaglie tuttora in corso per ottenere questi diritti. La relatrice ha parlato al posto di Farida Shaheed del Pakistan, una sociologa, attivista per i diritti delle donne e special rapporteur per i diritti culturali che non ha potuto essere presente. Ms. Bidault ha ribadito i seguenti concetti:
1.      La diversità culturale non deve essere confusa con il relativismo culturale. Il relativismo è una politica; la diversità culturale è la base dell´universalità dei diritti umani.
2.      Non tutte le pratiche culturali posso essere protette da leggi culturali.
3.      L´esercizio dei diritti culturali può subire limitazioni in alcune circostanze. Tutti i diritti culturali devono essere sanciti per legge e devono essere proporzionali.
Identificare quali problematiche culturali sono contrarie ai diritti umani non è semplice. Bisogna creare le condizioni per un dialogo aperto all´interno della società civile e delle comunità per proteggere i diritti delle persone e non i diritti culturali per sé.
In molte culture esistono strutture di potere dove le donne sono subordinate agli uomini anche se dovrebbero avere i loro stessi diritti. Alcune forme di discriminazione verso le donne sono permesse nonostante lo stesso tipo di discriminazione non sarebbe accettato se basato sul colore della pelle.
Pertanto, le donne devono partecipare attivamente al riconoscimento dell´eredità culturale, nel decidere quali pratiche vanno modificate e quali vanno scartate. La loro partecipazione all´interpretazione di testi religiosi è necessaria per influenzare l´autocomprensione delle comunità.

Gemma Carbó ha parlato dei giovani e del loro ruolo vitale nel migliorare e conservare i diritti umani.
Il potenziamento di un diritto aiuta l´avanzamento di un altro e viceversa. Pochi giovani pensano ai diritti umani e solitamente non li associano con la loro situazione o con i diritti che già conoscono.
I bambini sono portatori e trasmettitori di valori culturali di generazione in generazione. L´educazione crea una cittadinanza globale, per questo deve essere culturalmente appropriata e includere l´educazione ai diritti umani per permettere ai bambini di sviluppare una personalità e un´identità culturale. L´educazione promuove la comprensione dell´identità culturale dell´altro, dei valori culturali e delle buone pratiche della propria o di altre comunità. Il diritto all´educazione è un diritto culturale.

La globalizzazione può essere positiva o negativa. Per questa ragione gli Stati devono prendere le misure necessarie per prevenire le sue conseguenze negative sul diritto, in particolare dei gruppi ed individui più svantaggiati e marginalizzati, di partecipare alla vita culturale.

Beatriz Barreiro ha trattato il tema dei diritti degli indigeni e ha posto l´attenzione sul fatto che il concetto di cultura implichi la coesistenza di culture diverse.
I diritti culturali comprendono il diritto di agire collettivamente per sviluppare e mantenere l´eredità culturale e il diritto alla terra. L´accesso ai e l´applicazione dei diritti culturali include anche la partecipazione nella creazione e implementazione di politiche e programmi. È fondamentale riformulare i diritti culturali come categoria generica e non come categoria specifica, di nicchia.
Un problema molto attuale è la composizione del Comitato per l´eredità culturale: dovrebbe parteciparvi un maggior numero di persone indigene. Una proposta per creare un Comitato delle persone indigene è stata presentata ma non approvata dagli Stati. Il dialogo tra l´UNESCO e i meccanismi delle Nazioni Unite appare urgente per riaffermare i diritti umani.



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