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giovedì 21 giugno 2012

L'Alto Commissario teme uno sviluppo non sostenibile senza i diritti umani

"In sostanza, uno sviluppo partecipativo, responsabile, non discriminatorio e che valorizza le potenzialità è più efficace, più giusto e in definitiva più sostenibile".
Il 12 Giugno 2012, prima della Conferenza  Rio + 20 sullo sviluppo sostenibile, l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, la Sig.ra Navi Pillay, ha dichiarato che lo sviluppo sostenibile non è possibile senza tenere conto dei diritti umani.

L’Alto Commissario ha affermato che "le strategie basate sul solo perseguimento della crescita economica, senza il dovuto riguardo all'equità e alle relative considerazioni ambientali, sociali e dei diritti umani, sono destinate a fallire nei loro obiettivi economici e rischiano di danneggiare il pianeta e i diritti fondamentali delle persone."
"Negli ultimi anni, le persone sono scese in piazza in ogni regione del mondo, rivendicando con passione  i propri diritti fondamentali - in molti casi  mettendo a serio rischio la propria vita. Affinché  Rio +20 abbia successo, il suo esito dovrebbe assicurare  l’effettiva  garanzia  dei diritti umani ".
Più di 100 capi di Stato saranno presenti a Rio +20 che si terrà la prossima settimana. La Sig.ra Pillay ha espresso la propria preoccupazione  rispetto al fatto che nella bozza della conferenza i diritti umani non siano stati inclusi nel programma di riforme. L’Alto Commissario per i diritti umani prevede che questo errore potrebbe impedire la realizzazione dei principi del programma e ritiene, inoltre, che i leader mondiali dovrebbero prestare maggiore attenzione ai diritti umani.

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