Benvenuto!

Carissimo amico, carissima amica,

grazie a questo blog potrai seguire il lavoro dell'Ufficio Diritti Umani di IIMA presso le Nazioni Unite di Ginevra. Se desideri più informazioni, approfondimenti sulle attività dell'Ufficio o semplicemente desideri segnalarci delle iniziative che vorresti veder pubblicate, non esitare a contattarci inviandoci un post o una email! Ed ora potrai seguirci anche sul nostro nuovo blog in inglese!

Vuoi collaborare con noi? Clicca qui!

Buona navigazione!

mercoledì 13 giugno 2012

A rischio il rispetto delle scadenze imposte sul lavoro minorile: parlano gli esperti

 Il 12 giugno, Giornata Mondiale contro il Lavoro Minorile, molti esperti  hanno rilasciato delle dichiarazioni con le quali hanno espresso la loro costante preoccupazione per i bambini costretti a lavorare per  la propria sopravvivenza. Secondo il Direttore Generale dell'ILO, Juan Somavia, 215 milioni di bambini sono coinvolti nel lavoro minorile e più della metà di questi nelle peggiori forme di lavoro. Nonostante l’ILO miri a porre fine al lavoro minorile entro il 2016, solo 30 milioni di bambini sono stati sottratti al lavoro minorile. Il numero di bambini coinvolti nelle peggiori forme di lavoro supera di oltre 11 volte la popolazione dell’Ungheria.


L'ILO stima che 5 milioni di bambini siano costretti ai lavori forzati, un numero simile alla popolazione della Danimarca e della Finlandia, e si pensa che questo numero sia sottovalutato. Il Relatore Speciale sulla vendita di bambini, la prostituzione infantile e la pornografia infantile, Najat Maalla M'jid, ha riferito  che lo sfruttamento sessuale dei bambini persiste e a volte raggiunge livelli allarmanti in tutte le  regioni del mondo . Il Relatore Speciale sulle forme contemporanee di schiavitù, Gulnara Shahinian, ha parlato dello sfruttamento di bambini nelle miniere, dove spesso iniziano a lavorare all'età di tre anni. Ha dichiarato inoltre che i bambini che lavorano in questo settore, la maggior parte dei quali sono maschi , “sono trattati come merci e subiscono in particolare uno sfruttamento fisico, psicologico, economico e sessuale”. Ognuno degli esperti ha colto l'occasione per esprimere la propria preoccupazione rispetto al notevole ritardo  nella riduzione del fenomeno del lavoro minorile. È stato suggerito che questo potrebbe essere dovuto alla crisi economica, ma in ogni caso non si può rimanere indifferenti.

Nessun commento:

Posta un commento