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venerdì 6 maggio 2011

L’esperto delle Nazioni Unite analizza l’impatto della prolungata occupazione israeliana sui bambini palestinesi

Dopo la visita di otto giorni al Cairo e Amman, Richard Falk, Special Rapporteur delle Nazioni Unite per i Territori Occupati Palestinesi, ha espresso la sua preoccupazione per la situazione dei bambini palestinesi, ancora vittime di attacchi, dentenzione e abusi.
Il Rapporteur Speciale ha spiegato che sin dal 2000, a causa dell’occupazione israeliana, 1,335 bambini palestinesi sono stati uccisi. Infatti, le forze armate israeliane obbligano le persone a lasciare la propria casa. Arrestano i bambini, che spesso vengono bendati, picchiati e presi a calci o sono soggetti ad altri tipi di abusi fisici e psicologici. Molti di questi bambini hanno tra i 12 e i 15 anni.
Inoltre, Falk ha fatto notare che ai bambini palestinesi viene negato il diritto all’educazione, a causa delle loro condizioni.
All’esperto è stato impedito, dalle autorità israeliane, di visitare i Territori Occupati della Palestina, mentre ha dovuto rinunciare alla visita della Striscia di Gaza, per motivi di sicurezza.
Dopo la visita, ha ribadito che la Comunità Internazionale deve sollecitare Israele ad agire per proteggere i bambini palestinesi, rispettare il diritto all’auto-determinazione della popolazione palestinese, e rispettare gli obblighi imposti dal diritto umanitario internazionale e dalla legislazione sui diritti umani.

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