Benvenuto!

Carissimo amico, carissima amica,

grazie a questo blog potrai seguire il lavoro dell'Ufficio Diritti Umani di IIMA presso le Nazioni Unite di Ginevra. Se desideri più informazioni, approfondimenti sulle attività dell'Ufficio o semplicemente desideri segnalarci delle iniziative che vorresti veder pubblicate, non esitare a contattarci inviandoci un post o una email! Ed ora potrai seguirci anche sul nostro nuovo blog in inglese!

Vuoi collaborare con noi? Clicca qui!

Buona navigazione!

lunedì 1 ottobre 2012

Il Consiglio dei Diritti umani chiude i lavori della 21a Sessione Ordinaria.

Il 28 Settembre scorso il Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite ha concluso la sua XXIa Sessione ordinaria, con l’approvazione di 33 risoluzioni  relative a diverse questioni di innegabile rilevanza sociale, giuridica e politica.

Nell’ambito dell’Item 3 (Promozione e protezione dei diritti umani, civili, politici, economici, sociali e culturali, incluso il diritto allo sviluppo), sono state approvate ben 20 risoluzioni, tra le quali spiccano i testi sulla tutela dei diritti umani delle popolazioni indigene, sulla lotta alla mortalità materna, sull’implementazione del diritto alla verità, sulla regolamentazione dell'impiego di mercenari, sulla diffusione dei principi fondamentali per le imprese trasnazionali e per la promozione di un ordine internazionale giusto e democratico. 
Il Consiglio ha adottato anche altri testi su argomenti particolarmente significativi, tra cui la sicurezza dei giornalisti, spesso vittime di gravi violazioni di diritti umani nell’ambito dello svolgimento del loro lavoro; l’adozione di un programma mondiale per l'educazione ai diritti umani, ritenuto ormai un punto saldo per l’implementazione e lo sviluppo di una società basata sul rispetto recirpoco; un testo su diritti umani e giustizia transizionale, argomento di cruciale rilevanza per alcuni paesi, e quello altrettanto significativo su libertà di riunione e di associazione.
Il Consiglio ha inoltre adottato i principi guida su diritti umani e povertà estrema e ha chiesto al Comitato consultivo di finalizzare uno studio sui valori tradizionali e i diritti umani mentre altre risoluzioni hanno riguardato il diritto all’acqua potabile e servizi igienico-sanitari, le sparizioni involontarie e i diritti umani delle persone anziane.
Per quanto concerne l’Item 4 (Situazioni che richiedono l’attenzione del Consiglio), gli Stati membri, con 41 voti favorevoli e 3 contrari, hanno esteso il mandato della Commissione Internazionale di Inchiesta in Siria, alla luce del peggioramento della situazione dei diritti umani nel paese. Numerose delegazioni, tra cui India, Stati Uniti ed Unione Europea, hanno invitato le autorità siriane a cooperare pienamente con la Commissione. La delegazione siriana si è invece mostrata di opposto avviso e ha condannato apertamente il testo della risoluzione, sottolineandone la mancanza di obiettività e la non aderenza alla realtà della situazione.
Tra le tematiche relative all’Item 5 (Meccanismi e entità a tutela dei diritti umani) si colloca la decisione del Consiglio che istituisce un gruppo di lavoro intergovernativo a tempo indeterminato per negoziare e finalizzare un progetto di Convenzione sui diritti dei contadini e delle persone che lavorano nelle zone rurali. Diverse delegazioni hanno preso la parola e, seppur in assenza di unanimità, il testo è stato approvato con la procedura di voto con 23 voti favorevoli, 9 contrari e 15 astenuti.
Nell’ambito dell’Item 9 (Razzismo, Discriminazione Razziale e altre forme di Intolleranza), il Consiglio ha incaricato un Comitato ad hoc dell’individuazione di standards complementari alla Convenzione Internazionale per l'eliminazione di tutte le Forme di Discriminazione Razziale.
Infine, in relazione all’Item 10 (Assistenza tecnica e capacity building), il Consiglio ha rinnovato il mandato degli esperti indipendenti di Somalia e Sudan; in particolare, per quest’ultimo, il Consiglio ha esortato il governo sudanese a cooperare garantendo l’accesso in tutte le aeree del paese, comprese le regioni del Darfour, Kordofan meridionale e Nilo Azzurro, precedentmente interdette all’esperto.
Nello stesso contesto sono state approvate altre due risoluzioni per fornire assistenza tecnica e capacity building rispettivamente a Yemen e Sud Sudan per la promozione e lo sviluppo dei diritti umani in questi territori, nonché la risoluzione sul potenziamento della cooperazione tecnica nel campo della tutela dei diritti umani al fine di rafforzare il sistema giudiziario e l’amministrazione della giustizia a livello globale.

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: http://www.ohchr.org/EN/HRBodies/HRC/Pages/HRCIndex.aspx

Nessun commento:

Posta un commento