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mercoledì 19 ottobre 2011

Revisione Periodica universale : uno sguardo indietro per compiere un passo in avanti

Giovedi’ 13 ottobre si è svolto, presso la sala XX di Palais des Nations, l’incontro celebrativo di chiusura del 1° ciclio del meccanismo della Revisione Periodica Universale (UPR). Il meeting, organizzato dalla ONG UPR-info in collaborazione con le Missioni Permanenti di Marocco, Svizzera e Regno Unito, aveva l’obiettivo di riesaminare il primo ciclo di revisione, individuando i progressi raggiunti nel campo dei diritti umani in ogni parte del mondo. S.E. Omar Hilale (Missione Permenente del Marocco) ha pronunciato il discorso di apertura, sottolineando l’importanza di questa manifestazione che chiamava a far riflettere sia le delegazioni permanenti che la società civile sull’importante processo dello UPR. Il dibattito è proseguito con i due discorsi rispettivamente del Vice-Commissario per i diritti umani, Kyung-wha Kang,  e del Presidente del Consiglio dei Diritti Umani, S.E. Laura Dupuy Lasarre. Entrambe hanno sottilineato l’importanza di questo meccanismo nel diffondere la cultura e il rispetto dei diritti umani in tutto il mondo.
La discussione è stata arricchita dagli interventi di altri interlocutori, fra i quali S.E. Juan Josè Gomez Camacho  (Missione Permanente del Messico), Silverio Pinto Baptista, (Istituzione per i diritti umani di Timor-Leste) e Dubravka Simonovic (Esperto Indipendente delle NU del Comitato sull’Eliminazione della Discriminazione contro le Donne). Durante l’incontro è  stata messa in evidenza la duplice relazione esistente fra UPR e Organi dei Trattati. Infatti i due meccanismi presentano delle proprie peculiarità: lo UPR si rivolge a tutti gli Stati Membri e prevede una revisione tra pari, ossia tra Stati, mentre i comitati si rivolgono solo a quei paesi che hanno ratificato la Convenzione di riferimento e sono composti da esperti indipendenti. Tuttavia, seppur con queste differenze, una complementarietà tra i due meccanismi è necessaria: tutti i presenti hanno ribadito come la Revisione Periodica Universale debba essere considerata un completamento del lavoro svolto dal Consiglio dei Diritti Umani e dagli organi dei trattati. Gli interlocutori hanno notato l’impatto positivo dello UPR, riportando alcuni dati concreti che dimostrano l’effettiva implementazione delle raccomandazioni presentate nelle varie sessioni. Tali raccomandazioni sono poi tenute in considerazione anche dagli organi dei trattati. Infine un altro tema affrontato riguarda l’individuazione degli indicatori che consentono di verificare come e fino a che punto le raccomandazioni vengono messe in atto. Quest’analisi ha consentito di inquadrare il secondo ciclo  dello UPR come uno strumento d’azione vera e propria: un processo volto ad assicurare che tutte le raccomandazioni precedentemente presentate ad uno Stato siano ascoltate e messe in pratica. Un ultimo messaggio è stato rivolto alle ONG, soprattutto per la fase del follow-up, nella quale le ONG possono svolgere un ruolo di primaria importanza tenendo presente tutte le raccomandazioni comuni allo UPR e ai Comitati.
A conclusione della manifestazione, S. E. Dante Martinelli (Missione Permanente della Svizzera), ha ringraziato tutti i partecipanti per il duro, ma proficuo lavoro svolto nel corso di questo primo ciclo della Revisione Periodica Universale.


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