Il 20 settembre 2011 si e’ tenuto a Palais des Nations un dibattito su come proteggere l’identità delle popolazioni indigene. Il panel si e’ sviluppato sulla base dei report del Rapporteur Speciale sui diritti dei popoli indigeni James Anaya. Questi ha sottolineato l’impatto che hanno le industrie estrattive sulle popolazioni indigene e la necessità per gli Stati di predisporre delle procedure appropriate a questo riguardo. Anaya ha inoltre definito la partecipazione delle popolazioni indigene nei dibattiti e nel processo decisionale nazionale come un elemento fondamentale e necessario.
Il Rapporteur ha fornito alcuni esempi di buone prassi realizzate da alcuni paesi, tra cui il Costa Rica, ed ha invitato gli Stati presenti ad intraprendere un veritiero dialogo con le popolazioni indigene.
Il Rapporteur ha fornito alcuni esempi di buone prassi realizzate da alcuni paesi, tra cui il Costa Rica, ed ha invitato gli Stati presenti ad intraprendere un veritiero dialogo con le popolazioni indigene.
Un’attenzione speciale è stata inoltre rivolta al ruolo delle lingue e della cultura nella protezione dell’ identità dei popoli indigeni. Come ha ricordato il vice Alto commissario, Kyung Wha Kang, il 43% delle lingue parlate esistenti e’ in pericolo di estinzione.
La lingua e la cultura sono strettamente connesse l’una con l’altra e quando una lingua si estingue, anche la cultura di cui è espressione ne risulta fortemente impoverita. Per questo motivo i governi devono compiere tutti gli sforzi possibili per riconoscere eguale valore a tutte le lingue, favorire la conservazione della cultura e il rispetto per le tradizioni.Infine, i relatori , gli Stati e le Ong presenti hanno raggiunto una posizione unanime sulla necessità di insistere su questo tema attraverso una stretta cooperazione tra tutte le parti coinvolte: popolazioni indigene, esperti delle Nazioni Unite, governi e comunità internazionale nel suo insieme.
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