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giovedì 12 luglio 2012

Side event di IIMA alla XX sessione del Consiglio dei Diritti Umani: “Haiti: due anni dopo il terremoto”

Il 4 Luglio 2012 l’Istituto Internazionale Maria Ausiliatrice (IIMA) ha organizzato un side event presso Palais des Nations, Ginevra, con la collaborazione di VIDES Internazionale. L’evento è stato sponsorizzato dalle Missioni Permanenti di Haiti, Uruguay, Costa Rica, Ecuador, El Salvador, Santa Sede e la Piattaforma delle ONG sul Diritto all’Educazione. Il proposito dell’evento era di esaminare l’attuale situazione in Haiti, con particolare riguardo all’educazione, e i risultati dell’intervento umanitario nel paese a distanza di due anni dal terremoto. Il tema è stato affrontato da molteplici prospettive poiché il gruppo di relatori era composto da rappresentanti di governo, esperti delle Nazioni Unite ed operatori della società civile. IIMA e VIDES Internazionale, rappresentati da Sr. Dieudonne Jean Louis (IIMA - Haiti) e Beltsie Abelard (VIDES – Haiti), hanno condiviso  le buone prassi da loro sperimentate sul campo.

La moderatrice del side event, Maria Francisca Ize-Charrin, ex Direttrice della Divisione Operazioni sul Campo e Cooperazione tecnica (OHCHR), ha sottolineato il legame di questo evento con quello precedentemente organizzato da IIMA e VIDES nel 2010 sulla situazione post-terremoto in Haiti. Il primo side event aveva sottolineato l’importanza di garantire la continuità educativa ai bambini durante le crisi umanitarie. A distanza di due anni gli organizzatori del side event hanno voluto esaminare ed illustrare l’efficacia dell’approccio e delle strategie adottate nel paese durante e dopo l’emergenza.
Il primo relatore è stato l’Esperto Indipendente sulla situazione dei diritti umani ad Haiti, Michel Forst, che ha ringraziato IIMA e VIDES per l’iniziativa e si è congratulato con le Suore Salesiane per il loro eccellente lavoro ad Haiti. L’Esperto delle Nazioni Unite le ha incontrate durante una visita nel paese ed è rimasto “straordinariamente impressionato dalla qualità della relazione umana e dall’efficacia del loro lavoro educativo”. L’Esperto Indipendente ha spiegato che attualmente Haiti sta conoscendo una “positiva dinamica di cambiamento” e ha descritto i progressi fatti dal 2010 sia dal punto di vista della ricostruzione infrastrutturale che delle riforme finalizzate a ristabilire lo stato di diritto e a rafforzare le istituzioni. Il Sig. Forst ha riconosciuto che l’attuale – democraticamente eletto – Presidente di Haiti, Michel Joseph Martelly, riconosce la priorità dei diritti umani e ha ricordato che lo stato di diritto non include solo i diritti civili e politici ma anche quelli sociali, economici e culturali tra cui il diritto all’educazione. Ha anche dichiarato che questi ultimi sono diritti fondamentali per lo sviluppo.
Jean Bony Alexandre, rappresentante della Missione Permanente di Haiti, ha ribadito il serio impegno del governo Martelly in campo educativo, che costituisce una delle priorità del governo, insieme all’occupazione, l’ambiente e lo stato di diritto. In particolare, il governo si è impegnato a: garantire l’educazione primaria gratuita ed obbligatoria; garantire la costruzione di nuove scuole primarie; promuovere la qualità dell’educazione; mettere al servizio bus scolastici per i bambini più svantaggiati; assicurare l’accesso ai servizi sociali di base. Inoltre, il governo ha istituito un fondo esclusivamente dedicato all’educazione. Il Sig. Alexandre ha anche illustrato gli sforzi del governo per migliorare i servizi sociali con particolare riguardo ai bambini. Nonostante il cambiamento sia in corso – ha aggiunto il Sig. Alexandre – serve ancora tempo: Haiti non dispone attualmente delle risorse necessarie e tuttora dipende dagli aiuti internazionali. Jean Bony Alexandre ha concluso ringraziando il Sig. Forst e ricordando il ruolo fondamentale delle Suore Salesiane e di altre congregazioni religiose ad Haiti in ambito di educazione e sviluppo.
Dieudonne Jean Louis, rappresentante di IIMA, ha condiviso le buone pratiche per un’educazione di qualità realizzate ad Haiti, dove IIMA promuove il diritto all’educazione per tutti i bambini, specialmente quelli che vivono nelle aree più povere del paese. La Sig. Dieudonne ha spiegato che immediatamente dopo il terremoto ad Haiti (12 Gennaio 2010), che causò la distruzione di circa 4000 scuole, le Suore Salesiane di Don Bosco hanno garantito la continuità educativa organizzando subito attività psicosociali per aiutare i bambini a superare il trauma e, dopo soli 2 mesi, riprendendo le attività accademiche nelle tende. Nei mesi successivi IIMA ha realizzato diversi progetti finalizzati: alla ricostruzione infrastrutturale e alla riabilitazione delle scuole; al miglioramento del sistema educativo haitiano investendo in un’educazione di qualità attraverso la formazione degli insegnanti e migliorando la formazione professionale; al sostegno delle famiglie degli studenti attraverso attività di microcredito e garantendo loro abitazioni dignitose; alla promozione del diritto alla salute per tutti i bambini attraverso il supporto nutrizionale nelle scuole; alla promozione dell’identità culturale e della responsabilità civile degli studenti per incoraggiarli a rimanere ad Haiti e contribuire alla ricostruzione del loro paese da cittadini responsabili. Infine, la Sig. Dieudonne ha ringraziato il governo haitiano per il supporto fornito e lo ha invitato ad impegnarsi non solo a garantire l’educazione a tutti i bambini,ma  un’educazione e formazione professionale di qualità.
La successiva relatrice è stata Maria Clara Martin, Responsabile della Sezione Americhe, OHCHR, che ha prima di tutto ringraziato le Suore Salesiane di Don Bosco per il loro impegno ad assicurare l’educazione a tutti i bambini, specialmente ai più vulnerabili, in tutto il mondo. La Sig.ra Martin ha evidenziato l’importanza del diritto all’educazione quale diritto necessario a garantire il godimento di tutti gli altri diritti umani e ad emanciparsi dalla povertà e dall’esclusione sociale. Ha anche aggiunto che per raggiungere questi traguardi è fondamentale che l’educazione rispetti i criteri di eguaglianza ed equità. Per quanto riguarda Haiti, Maria Clara Martin ha fatto notare che a causa delle carenze del sistema educativo haitiano anche prima del terremoto, è ora difficile distinguere i contesti di emergenza cronica da quelli legati allo sviluppo. Ha lodato l’impegno del governo di Haiti rispetto all’educazione ma ha ricordato che la sfida maggiore è rappresentata dalla capacità di realizzare concretamente i programmi e piani nazionali. La rappresentante dell’OHCHR ha evidenziato l’approccio basato sui diritti umani della MINUSTAH (Missione di stabilizzazione delle Nazioni Unite in Haiti) e ne ha descritto l’iniziativa nel nord-est del paese finalizzata ad assicurare il diritto all’educazione per tutti. In particolare, la Sezione Diritti Umani di MINUSTAH sta realizzando un programma di monitoraggio delle politiche pubbliche, focalizzandosi in particolare sulle politiche educative. La Sig.ra Martin ha concluso confermando l’impegno dell’OHCHR in Haiti.
La relatrice successiva, Estela Queirolo de Tealdi, consulente presso la Missione Permanente di Uruguay, ha illustrato il contributo dell’Uruguay e di altri stati del Sud America nella risposta umanitaria alla crisi di Haiti, immediatamente dopo il terremoto, e nelle successiva attività di ricostruzione. In particolare la Sig.ra Queirolo ha sottolineato la necessità che tutti gli attori coinvolti in una crisi umanitaria adottino una prospettiva basata sui diritti umani sia nella fase di emergenza che nella fase della ricostruzione.
Kishore Singh, Special Rapporteur delle Nazioni Unite sul diritto all’educazione, ha prima di tutto illustrato le sfide implicite alla realizzazione del diritto all’educazione: la qualità dell’educazione, specialmente nelle scuole pubbliche; l’equo accesso all’educazione tra ragazzi e ragazze, tra aree urbane ed aree rurali o isolate; l’adeguata formazione professionale; l’equo accesso all’Università. Attenzione particolare è stata dedicata all’educazione di qualità che sarebbe, secondo Kishore Singh, un aspetto cruciale dell’educazione per tutti. Il Rapporteur speciale ha incoraggiato gli Stati a garantire l’educazione obbligatoria e gratuita per tutti i bambini e a fornire un sostegno finanziario per assicurare l’educazione secondaria nelle aree svantaggiate. Il Sig. Singh ha dichiarato che l’educazione di massa è la sola strada per consentire lo sviluppo. Ha anche affermato che rafforzare l’istituzione della scuola e promuovere l’educazione in quanto bene comune sono azioni che contribuiscono a sradicare la povertà.
Hélène Bonvalot, rappresentante di Caritas Francia, membro di Caritas Internationalis, ha descritto il loro intervento in Haiti dopo il terremoto che si è principalmente concentrato sulle aree urbane periferiche e aree rurali isolate ed è stato largamente finalizzato alla ricostruzione di infrastrutture educative e sociali.
Alfred Fernandez, rappresentante della Piattaforma delle ONG sul Diritto all’Educazione ha evidenziato l’importanza dell’educazione definendo la “povertà” come “la mancanza di educazione”  ed ha ribadito il concetto che l’educazione è il principale strumento per il godimento di tutti i diritti umani. Per questa ragione il diritto all’educazione deve essere sempre garantito, anche durante le situazioni di emergenza. Il Sig. Fernandez ha osservato che, anche se l’accesso all’educazione dipende dalla volontà politica, la società civile dovrebbe promuovere l’educazione quale diritto. Ha infine concluso affermando l’inutilità di garantire un’educazione che non sia di qualità.
L’ultima relatrice, Beltsie Abelard, giovane haitiana rappresentante di VIDES, ha concluso l’evento con una testimonianza che ha dimostrato l’impegno delle Suore Salesiane di Don Bosco ad assicurare una continuità educativa dopo il terremoto e a ridare speranza ai bambini e ai giovani haitiani, incoraggiandoli a rimanere ad Haiti ed impegnarsi nel processo di ricostruzione.
Il contributo di questi distinti relatori è stato  rimarcabile, così come l’enfasi data al bisogno di investire nell’educazione di qualità quale fondamento di tutti i diritti umani e dello sviluppo sostenibile. Tutti i partecipanti hanno riconosciuto il grande successo dell’evento.

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