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giovedì 20 ottobre 2016

Leadership delle donne: come proseguire oltre?


Il 7 ottobre 2016, IIMA e VIDES hanno partecipato alla Biblioteca UN all’ evento sul tema "ONU e leadership delle donne : come possiamo proseguire?" Il tema ha preso spunto dal libro di Torild Skard sulle donne al potere: mezzo secolo di donne Presidenti e Primi ministri di tutto il mondo con una panoramica completa del come e del perché donne di 53 paesi hanno scalato i vertici negli anni successivi alla Seconda Guerra Mondiale. 

Michael Møller, Direttore Generale, ONUG e Gineva Gender Champion ha fatto il suo saluto di benvenuto. Il panel è stato moderato da Sigrun Habermann, Chief, Cultural Diplomacy and Outreach Section, Alternate UNOG Gender Focal Point. Gli altri partecipanti sono stati Christian Friis Bach, Executive Secretary of the United Nations Economic Commission for Europe, and Geneva Gender Champion; S.E. Sig. Andreas Ignatiou, Ambasciatore della Missione Permanente della Repubblica di Cipro alle Nazioni Unite e altre organizzazioni in Svizzera Geneva Gender Champion; Cécile Molinier, Ex Direttore UNDP, Geneva Speakers e Torild Skard, psicologa norvegese, ricercatrice senior, politico e autrice. 

Torild Skard ha iniziato fornendo una presentazione sulla parità di genere all’interno delle Nazioni Unite dal 1945 quando la Carta delle Nazioni Unite ha dichiarato la parità di diritti tra uomini e donne e i diritti umani e le libertà fondamentali per tutti senza distinzione di razza, di sesso, di lingua o di religione. È altresi chiaro che le Conferenze UN sono sempre state a prevalenza maschile.

La Dichiarazione del Messico nel 1975 ha confermato la disparità di trattamento ricevuto dalle donne e riconosciuto l'urgenza di migliorare il suo status in modo da consentire loro di avere le stesse opportunità degli uomini. Così, le donne possono partecipare attivamente allo sviluppo dei loro paesi e al conseguimento della pace nel mondo.

In seguito vi è stata la dichiarazione di Beijing e  la piattaforma d'azione del 1995 che è considerata il piano più progressista mai avuto per promuovere i diritti delle donne. La dichiarazione  prevede che con la parità tra i sessi e l'empowerment della donna l'umanità sarà potenziata. Si focalizza sullo sviluppo di una strategia di cambiamento che elimini tutti gli ostacoli alla partecipazione piena e paritaria della donna e ad uno sviluppo sostenibile e per la parità di accesso e di controllo sulle risorse.

Oggi l'obiettivo di Sviluppo Sostenibile n. 5, mira a migliorare la parità tra i sessi e all’ empowerment delle donne e delle ragazze attraverso la partecipazione e la parità di opportunità di leadership, di poter decisionale in campo politico, economico e della vita pubblica.

 

Dal 1955 al 2015 le donne per salire ai vertici dovevano essere non solo eccezionalmente ben qualificate ma anche disporre di un sistema politico democratico dove dosse attivo il movimento femminile richiedente la parità di genere nella leadership politica.

 

A livello globale, i partiti politici sono estremamente dominati dagli uomini con solo il dieci per cento delle donne in media nella leadership esecutiva. Essi promuovono gli interessi degli uomini,  preferiscono i candidati di sesso maschile per le elezioni, particolarmente per le posizioni apicali, sostenendo sistemi di voto che favoriscono gli uomini e facilitando con finanziamenti e risonanza mediatica gli uomini in politica. Per contrastare questi processi non democratici è indispensabile adottare misure positive quali la competenza e il rafforzamento della fiducia delle donne, una crescente sensibilizzazione degli uomini, le quote e le riforme elettorali in aggiunta ad una continua attività di ricerca e di analisi del sistema politico e le politiche di pari opportunità, coinvolgendo i vertici e la base.

 

Ci sono diverse categorie di donne, alcune conformate alle norme e ai valori della politica dominata degli uomini altre che hanno agito nello stesso modo come i loro colleghi di sesso maschile, altre invece, al contrario, che hanno sfidato la dominazione maschile e promosso in modo esplicito politiche a favore delle donne.

 

Circa la metà dei dirigenti di sesso femminile, tuttavia, hanno fatto il compromesso tra gli interessi degli uomini e delle donne, cercando di assecondare entrambi.

Nonostante le circostanze difficili, donne in politica hanno fatto la  differenza nel governo della nazione.

 

Ma la differenza sarà maggiore con un numero maggiore di donne in carica in politica e movimenti delle donne più forti: sono richieste formazione, sensibilizzazione, reazioni contrarie alle tecniche di predominio e un cambio di atteggiamento; sono essenziali i difensori e le organizzazioni per i diritti delle donne, l’ unità di genere e i network di donne.

 

Sia gli uomini che le donne devono agire per promuovere la parità tra i sessi, in particolare gli uomini in posizioni di potere e anche in questo contesto l'istruzione svolge un ruolo essenziale.

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