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lunedì 24 ottobre 2016

Valorizzare i giovani come drivers positivi per prevenire l’estremismo violento


Il 20 ottobre 2016, l'Istituto delle Nazioni Unite per la formazione e la ricerca (UNITAR) ha ospitato il panel "Giovani come una forza conduttrice per impedire l’estremismo violento." Il panel ha discusso la capacità dei giovani di essere dei driver di cambiamento positivo e di leadership, specialmente per la giovani definiti “fragili”. Fra gli oratori  il Tenente Generale Roméo Dallaire, Amanda Fazzone, Senior Countering Violent Extremism Officer of Global Community Engagement and Resilience Fund (GCERF), e la psicologa qualificata Dott.ssa Heidi Ellis. I Direttore UNITAR Nikhil Seth ha  moderato l’evento che si è svolto nella Sala XXIII del Palazzo delle Nazioni. 
Con oltre la metà della popolazione globale sotto i 30anni, i giovani possono apportare cambiamenti in un modo positivo date loro le giuste condizioni e strutture di sostegno. Sono preoccupanti i giovani vittime di conflitti armati, di calamità naturali o di altri eventi sociopolitici al di là del loro controllo. Tuttavia, dato il giusto supporto e opportunità di sviluppo, questi bambini possono essere influenzati ad allontanarsi da un percorso di estremismo violento ed invece divenire drivers positivi per la loro società. 
I partecipanti hanno discusso di come gli ex-bambini soldato o altri bambini che sono vittime di conflitti armati possano essere riabilitati dando loro la giusta educazione e l’ambiente di apprendimento. Tuttavia, questi bambini hanno bisogno di ricevere un’adeguata assistenza psicologica per superare le loro esperienze traumatiche prima di integrarsi nella società. Il rischio di questi bambini di andare verso un percorso di estremismo violento può essere contrastato  con un approccio olistico applicato per un rafforzamento fisico, economico e di sicurezza emotiva. Sovvenzioni a organizzazioni come GCERF che contribuiscono a finanziare progetti gestiti da comunità a livello locale per aiutare a valorizzare e costruire capacità di leadership dei giovani. Tuttavia vi è stata una particolare attenzione da parte del panel per il settore privato e le ONG impegnate ad aiutare questi giovani che richiedono la corretta attività di tutoraggio, opportunità di occupazione, cure psicologiche e istruzione di qualità.
In conclusione, i partecipanti hanno convenuto che i giovani di oggi hanno la capacità di aiutare altri giovani avviando un cambiamento positivo attraverso vari mezzi quali la partecipazione civica e politica, il volontariato internazionale o l’ impegno con le ONG. Il futuro potrebbe essere incerto per i giovani in alcune parti del mondo, ma dato il proprio scopo e supporto, essi possono essere la forza motrice necessaria per attuare un cambiamento positivo e superare l'estremismo violento.
Lt. Generale Dallaire ha detto: "Se non valorizziamo il loro potenziale per il bene, le società continueranno a raccogliere i frutti della loro capacità di male".


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